Storia

L’autofficina di Andrea è situata a Cazzano S. Andrea, nella magnifica Val Gandino e nonostante la posizione non proprio centrale nei confronti della provinciale, probabilmente per via di tutta una serie di motivi, i Clienti provengono oltre che dai paesi limitrofi (Gandino, Leffe, Peia, Casnigo) anche da tutta la media Valle Seriana (Vertova e Colzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Cene e perfino da Albino).

Andrea, classe ‘76, padre di famiglia, con la passione per le motocross, subentra al papà nel 2002 e da allora ha partecipato alla trasformazione del mondo dei motori tenendosi costantemente aggiornato nel complesso studio della meccatronica, partecipando ogni anno ai corsi di settore che gli consentono di stare al passo coi tempi e di dare al Cliente una serie di servizi all’avanguardia attraverso una strumentazione di ultima generazione.

Ora che mi sono occupato dell’obligatoria presentazione dell’azienda, posso tentare di descrivere quello che ho potuto osservare durante la breve intervista ad Andrea e che vorrebbe dare un valore aggiuntivo alla fredda descrizione dei servizi di un’officina meccanica e soprattutto distintivo, perché un maccanico non vale l’altro. Certamente Andrea Moreni si occupa di tagliandi, di cinghie di distribuzione e di tutto quello che può esserci da risolvere in una macchina nel 2024, comunque quello lo sapevamo già. Quando andiamo dal meccanico, ci si aspetta che risolva il problema e che ci venga riconsegnato un veicolo che funzioni, in tempi brevi e a prezzi bassi. Non pensiamo che ci sia una vera e propria capacità dietro alla figura del meccanico. Diamo per scontato che sappia fare il suo dovere, ne più ne meno come un qualsiasi altro meccanico. E nonostante questa stigmate appioppata alla classe dei meccanici, Andrea, grazie al suo temperamento, ad un’innata pazienza e di una gentilezza che non ti aspetti, è in grado di fluttuare sereno in questo ingiusto stereotipo con professionalità.

Nelle poche domande che ho posto ad Andrea è emersa una viva consapevolezza dei propri mezzi e la presenza di una corretta valutazione sul proprio valore. Nello specifico quando Andrea si appronta a risolvere un problema per la tua autovettura, cerca sempre di trovare il vero malfunzionamento che a volte si cela dietro spie luminose, falsi allarmi, notifiche fuorvianti e diagnosi apparentemente complete. L’esperienza conta si, ma anche il rispetto del cliente e l’incrollabile fermezza davanti alla ricerca del vero problema. Se c’è qualche dubbio allora non c’è alcun dubbio e quindi avanti fino a quando il problema vero non è stato trovato e risolto per davvero. Troppo facile cambiare tutto il blocco con conseguente spesa gonfiata sul povero Cliente e magari senza nemmeno un servizio impeccabile. Con calma e pazienza si seguono le tracce dai sintomi alle cause fino a trovare quel piccolo cavo, quel bullone, quel piccolo difetto alla valvola o insomma quel problemino che con venti euro si può risolvere (e questo fa bene anche all’ambiente perché si evitano sprechi, rifiuti e inquinamento). Lui è così, prima mette il rispetto e non solo nei confronti del Cliente, anche per se stesso. Infatti il mantra è “Ne più ne meno del giusto” perché se da una parte il Cliente deve essere soddisfatto, anche lui deve dare dignità al proprio lavoro ed è proprio questa onestà che sfolgora trasparente non appena si parla con Andrea e la si rileva anche al telefono ancor prima di vedere i suoi occhi.

Andrea oggi ha 48 anni. Ha iniziato a 15. Mi racconta che quando era piccolo girava in officina e vedeva come suo padre aggiustava le macchine. Alle mie domande Andrea risponde con frasi brevi, prive di fronzoli, essenziali. E io cerco di estrarre di più, ponendo quesiti e richiedendo aneddoti per dare alla sua storia un po’ di emozione e dramma, come piace al pubblico, comprendendo solo più tardi che in quella brevità c’è tutta la poesia che stavo cercando. Un racconto che ha come protagonista un bambino di 7 anni che scende dal papà in officina. Un padre che ama suo figlio e lo accoglie tra le decine di auto parcheggiate (erano tempi i cui i tagliandi venivano fatti ogni 10.000 kilometri) e che nonostante i tanti Clienti sempre presenti, trova comunque il tempo per fermarsi e spiegare ad Andrea le varie parti del motore. Non ho ancora incontrato il padre di Andrea, ma posso dire di conoscerlo, almeno in parte, attraverso i valori che sono così elegantemente riflessi da Andrea e che sono il testimone ultimo di un genitore che merita una pacca sulle spalle. Devo ammettere che nonostante non si abbia parlato della mamma, non sembra possibile evitare di dedurre che anche lei abbia avuto il suo ruolo in tutto ciò.

Sono grato di aver conosciuto Andrea e nonostante il mio contratto di noleggio a lungo termine mi costringe a far riferimento a una specifica officina (l’Officina di Andrea non è affiliata alle grandi case di Noleggio siccome di lavoro ne ha già abbastanza, poi per il futuro si vedrà) se avessi la mia auto non esiterei a fare di lui il mio meccanico di fiducia. Di certo lo consiglierò ad amici e parenti.